La nostra storia comincia nel 1995, il mio anno di nascita, quando mio padre ha piantato il nostro primo vigneto. È tra le viti di quel vigneto che ho imparato a camminare, a giocare, a studiare, e con il passare degli anni, sempre di più, a lavorare. Abbiamo cresciuto insieme, io ed il vigneto. Da quando mi ricordo, è il posto cui appartengo. L’amore per questo lavoro mi ha spinto anche a scegliere i miei studi e mi sono laureato in viticoltura e frutticoltura alla Facoltà di Agricoltura dell’Università di Belgrado. Coltivare vigneti e creare vini non era più solo una piccola passione familiare, era diventata una vocazione. La mia prima vendemmia risale al 2017. Per mio padre Slavisa rappresentava il segnale certo che poteva lasciare il vigneto e la cantina nelle mie mani, in tutta tranquillità. Cerco con l’entusiasmo di arricchire le fondamenta costruite sulla sua esperienza apportando innovazioni e miglioramenti continui. Sin dall’inizio non abbiamo mai abbandonato l’idea di creare dei vini naturali – dai propri vigneti, organicamente coltivati. Ed anche nella cantina, chi commanda è la natura.
Che il tuo vino sia scelto per le prestigiose carte dei vini dei ristoranti fine dining in tutto il mondo, come nel caso del giovane produttore Aleksandar Todorovic di Razanj vicino a Nis ed il suo vino bianco “333”, è un’impresa da rispettare. Specialmente se ce l’hai fatta ai soli 25 anni e con tre proprie vendemmie! Quello che Aleksandar Todorovic ha in comune con altri Millennial nel mondo della produzione di vino non sono solo la passione per il proprio lavoro e la sottintesa diligenza sia nel vigneto che negli amfiteatri universitari, bensì anche l’impegno costante a salvaguardare la biodiversità e l’ambiente insieme all’attegiamento proattivo nei confronti dell’agricoltura organica.
“Quando sei cresciuto nel vigneto e hai fatto i tuoi primi passi tra le
viti, è da aspettarsi che approfondirai il tuo amore per il vino e l’uva sulla
Facoltà di agricoltura e che porterai avanti la tradizione familiare.”
Aleksandar Todorovic, il giovane produttore di vino di Razanj, ha deciso di
continuare la tradizione familiare nella cantina Todorovic, ha perfezionato
la produzione e cominciato a fare dei vini “seri”. Una parte del suo segreto
si trova nei libri, però anche la pratica, l’esperienza e le ricette familiari
hanno dato un gran contributo a questa storia di successo."
Aleksandar Todorovic è uno dei produttori di vino che è entrato con
tanta audacia in scena dei vini arancioni, non filtrati e quelli con
macerazione a lunga durata. È in ricerca di vigneti con vitigni molto vecchi
o quasi dimenticati ed i suoi vini sono già riconosciuti fuori dei confini serbi.
Aleksandar è laureato in Viticoltura alla Facoltà di Agricoltura
dell’Università di Belgrado. L’implementazione della sua idea di trasformale
la produzione tradizionale in quella organica è quasi conclusa, a breve
dovrebbe ottenere anche la certificazione necessaria in quanto ha lavorato
secondo i principi organici per anni indietro.
„Nel mondo del vino sono ancora un ragazzino, però voglio
Klinec.“
Aleksandar è tra i più giovani, se non il più giovane
produttore del vino in Serbia. Ai soli 22 anni, è un ragazzino nel mondo
adulto del vino...
Tutti i miei vini sono fatti secondo l’intuito, non seguo le regole sulla durata della macerazione o dell’invecchiamento del vino sui depositi, nella botte o nella bottiglia... Voglio accentuare al massimo il terroir del loco in tutti i miei vini, ed i processi naturali sono quelli che mi aiutano, perché non aggiungo niente di artificiale al vino. La mia filosofia è semplice, voglio aiutare la natura a produrre l’uva migliore nei miei vigneti, perché il vino buono si fa dall’uva buona! Alla salute...
I nostri tre vigneti si trovano sul terittorio del vilaggio Lipovac, nel comune di Razanj, ben noto per il suo rapporto stretto con la natura grazie al quale ha ottenuto lo stato del comune eco-sostenibile. L’approccio organico è sempre stato la nostra prima scelta, ed il rispetto e la conservazione della natura il principio basilare che seguiamo. Per questo motivo abbiamo avviato il processo di ottenimento delle certificazioni ambientali, però vogliamo andare oltre e far diventare le nostre terre completamente autosufficienti, il nostro scopo è l’agricoltura e viticoltura biodinamica.
Nell’arricchire ancora le specie vegetali e animali, lo faremo pure con il terreno, i vigneti ed infine anche i vini stessi. Abbiamo tre ettari di vigneti, tra cui due in piena produzione e uno che prossimamente effettuerà la prima potatura di produzione. Consideriamo i vitigni autoctoni migliori da coltivare sulla nostra terra autentica, fertile e di superiore qualità, per cui abbiamo scelto di coltivare .... (elencare i vitigni). Il nostro desiderio è quello di presentare al mondo questi vitigni domestici in pieno splendore, coltivandoli in armonia completa con la natura affinché si trasformassero in vini veramente speciali ed autentici.
Siamo fermamente convinti che i veri vini naturali vengono prodotti nel vigneto. Di conseguenza, quando le uve coltivate con cura e di superiore qualità, entrano in cantina, a noi non resta altro che assistere ai processi naturali – seguiamo metodi tradizionali, con interventi minimi, aggiungendo solfiti al minimo o per niente, tenendo occhio alla luna, alle fasi lunari e ad altri principi biodinamici. Segue la fase di invecchiamento per uno o due anni nelle botti in legno di quercia e acacia serba di grandi volumi, quando i vini vengono sottoposti anche alla filtrazione. La vecchia cantina familiare per noi rappresenta un posto di atmosfera davvero speciale ed autentica. Per questo motivo, la facciamo conoscere a tutti i nostri ospiti dopo le visite ai vigneti.